“La volta del Bricolla”, scritto da Patrizia Emilitri Ruspa, è un libro che ricostruisce un mondo inesplorato e drammatico, quello dei contrabbandieri che trasportavano merci tra Italia e Svizzera durante gli anni ’40 e ’50. Le vicende del protagonista Piero Viganò, detto il Bricolla, si svolgono tra il lago Maggiore e le Prealpi, montagne sulle quali è tracciata la linea di confine tra le due nazioni, una linea che un tempo separava anche la pace dalla guerra e la ricchezza dalla povertà.
Il romanzo, pubblicato dall’editore Macchione, è stato presentato per la prima volta al pubblico il 9 settembre nella Libreria Feltrinelli di Varese.
Patrizia Emilitri Ruspa, nata a Tradate nel 1962, è ragioniera e vive a Vedano Olona con la famiglia. Pur essendo una scrittrice esordiente è già apparsa alla ribalta della cronaca grazie alla vittoria del Premio Chiara 2010 “Inediti”, ex aequo con altre due scrittrici, con la raccolta di racconti “Il conto della serva”. Un risultato importante che ha permesso al pubblico di conoscere una nuova autrice, nonostante alcuni articoli polemici apparsi sui giornali di Varese, dovuti ai dissensi nati tra gli organizzatori del Premio Chiara 2010 e una delle giurate, la scrittrice Chiara Zocchi.
Durante la presentazione al pubblico varesino, Patrizia Emilitri Ruspa ha raccontato l’origine de “La volta del bricolla”. Il personaggio del contrabbandiere è stato concepito nel 2009 per un racconto da inviare al concorso letterario Costa Fiorita, a tema “il viaggio”. La Emilitri Ruspa è stata colpita dal ricordo di testimonianze legate al contrabbando che avveniva in passato tra Italia e Svizzera, e si è quindi ispirata a quei viaggi brevi e nello stesso tempo carichi di speranze e sofferenza. È nato così il racconto “La volta del Bricolla”, che ha vinto il concorso Costa Fiorita 2009. Ma la storia e il personaggio hanno reclamato più spazio alla loro creatrice, che ha ampliato la trama fino a darle la dimensione del romanzo.
La ricostruzione della vita del “Bricolla”, scappato in America e rientrato ormai anziano al suo paese, accompagna il lettore sui sentieri del contrabbando, tra le vicende di molti personaggi che intrecciano le loro storie con la storia, all’inseguimento di un mistero annunciato nel primo capitolo.
La stesura dell’opera è stata affiancata da ricerche storiche difficili, perché il mondo del contrabbando è stato finora poco studiato e rappresentato in letteratura. Grazie a questi approfondimenti, Patrizia Emilitri Ruspa descrive le vicende del Bricolla e degli altri compagni di avventure con abbondanza di dettagli, che si ritrovano nelle descrizioni dei paesaggi e degli ambienti. Anche i personaggi sono stati inventati ispirandosi a fatti realmente accaduti. I loro nomignoli, come “Naso” o “Campanella”, le loro abitudini e alcuni episodi riportati nel romanzo sono riferiti a testimonianze autentiche di quel mondo.
Un libro coinvolgente che esplora un capitolo di storia quasi ignorato, con una scrittura emozionante e ricca di tensione, da leggere subito in attesa della pubblicazione dei racconti di Patrizia Emilitri Ruspa premiati al Chiara “Inediti”.